La mattina prima di partire lasciamo un po’di noccioline per gli scoiattoli, la prossima tappa è Jukkasarvjk lontana 111km. Ad un certo punto sulla strada vediamo un cartello che indica Vittangi e un parco di alci, finora non ne abbiamo visto nessuno, anche se io aguzzo lo sguardo nelle fitte foreste e nulle radure. Sarà un'inutile deviazione di 50km tra andata e ritorno visto che il parco è chiuso e gli alci persi nelle infinite foreste, meglio per loro pensiamo e rifacciamo la strada che comunque è bellissima. Max si ferma anche a rimettere dritto un cartello che indicava la nurse degli alci, sarà anche per quello che di quei grandi e schivi animali non se ne vide nemmeno l’ombra scura.
Alle 13 siamo a Jukkasarvjk, giriamo un po’ nel piccolo paesino Sami, facciamo una piccola spesa alla Coop, dove non troviamo neppure del pane fresco, vediamo piccole signore Sami, rotondette e timide e quasi nessun’altro in giro.
Andiamo a mangiarci dei frugali panini nel bosco “lappone” che circonda il paese, Max trova una pietra incisa e dipinta con una svastica rossa proprio accanto al Nirvan, una passeggiata col sole rivela tappeti di muschio, molti alberi tagliati e accatastati e grandi formicai di formica rufa (rossa).
Nella città mineraria di Kiruna, dall’aria un po’ sovietica, decidiamo di consultare un gommista per uno dei nostri pneumatici che continua a sgonfiarsi, ma il gommista era in pieno cambio gomme da neve e così abbiamo proseguito tenendolo "sotto pressione" quasi ogni giorno, così s’impara :-)!
Dopo Kiruna i boschi si sono diradati per lasciare il posto ad alberi bassi
e contorti già completamente spogli. Siamo in Lapporten come dice un cartello,
il paese del sole di mezzanotte e infatti qui il sole, in questi primi giorni
di ottobre, è già un piccolo globo sfuocato e lattiginoso che si può guardare
ad occhio nudo e che compie uno stretto arco nel cielo.
Il paesaggio è quello della tundra piatta e piena di pantani, intorno montagne
innevate, e tra le rare strisce di azzurro una sensazione di inospitalità
che ritroveremo magistralmente trasfusa in un dipinto nella galleria d’arte
di Goteborg intitolato “ A grey feeling from above” .
Sugli scarni documenti di cui disponiamo si dice che in questa zona il punto migliore per vedere l’aurora boreale è vicino il lago di Torne-Träsk, lo costeggiamo per km, ed arriviamo nell’Abisko National Park. C’è una grande Reception per i turisti, ma è vietato fermarsi col camper (!) nei suoi grandi parcheggi per i visitatori, così, un po’ infastiditi dalla mancanza di ospitalità svedese, cerchiamo di confermare la nostra buona fortuna nel trovare una bel posto per il pernottamento e proseguiamo qualche km sulla E10.
Andiamo avanti sulla strada che si mantiene vicino al lago, passano pochi camion a tutta birra e qualche rara automobile e finalmente troviamo un bello e vasto Parking sulla E10 (Coordinate Google: 68° 25.931', 18° 40.230'). Il parcheggio è gratuito con servizi igienici "del tipo a secco" come si trovano molto spesso in Svezia, ci sono degli scivoli per mettere in acqua le barche e un gruppo di cince che penso che stiano per migrare a sud fino alla nostra casa in italia dove arrivano sempre prima dell’inverno. Le salutiamo come care amiche e metto sotto il NirVan, al riparo della pioggia, una manciata di briciole di pane che il mattino dopo sono sparite.
L’ora migliore per vedere l’Aurora è fra le 21 e le 23, così ci sediamo sui sedili anteriori, sperando che il cielo non si copra troppo di nubi. È vero, l’acqua del lago mantiene libera l’atmosfera sopra di noi e iniziamo a vedere lunghe strisce di luce chiara che si muovono cambiando forma improvvisamente, ad un certo punto lunghi filamenti fosforescenti che dal polo salgono in alto. Non riuscivamo a credere a tanta fortuna, davvero magico, un regalo del grande nord a noi appena arrivati, è vero era un’aurora sottile e sbiadita, ma noi eravamo felici e riconoscenti, il chiarore che saliva dal basso a giocare con l’oscurità era del tutto diverso da tutto quello che avevamo visto prima in cielo.
Ash
to ash - Dust to dust - Fade to black - Fortune, fame - Mirror vain - Gone
insane... Fortune, fame
Mirror vain - Gone insane... Dance little teen goddess - Fortune, fame - Mirror
vain - Gone insane
But the memory remains