TAPPA 13° giorno, 4 ottobre: da Gullunge a Sundsvalla (Svartvik), davanti all’isola di Ålno (S)

Il mattino dopo esploriamo il posto che ci ha amabilmente ospitati, passa una sola auto in tutto il tempo e vediamo un uomo con alcuni cani nella casa non lontana e a malapena visibile dietro gli alberi.

Il prato dei daini è deserto e ricoperto da un sottile merletto di brina, ci incamminiamo nel bosco cercando di non far rumore, vorremo volare per non calpestare i muschi e le piante, più che mai cerchiamo di essere delicati e riconoscenti, questa natura ci consola e nutre il corpo e lo spirito con aria cristallina e colori e forme soavi.

Leggiamo prima di ripartire un'email di Cesare sul forum Yahoo del nostro gruppo IndyVan.eu che ci ricorda che la non lontana Uppsala fu città natale di Linneo. Guardiamo subito in internet e scopriamo che il museo e il giardino di Linneo, che tanto avremmo voluto visitare, avevano chiuso alla fine di settembre. Sono sconvolta dalla notizia, non è previsto che gli scolari svedesi o i privati cittadini o i turisti fuori stagione possano ambire a visitarlo tutto l’anno?

Come un nostro Autogrill vediamo sull’autostrada una pagoda cinese e una grande statua di Bodhisattva, non abbiamo fatto in tempo ad uscire per vederlo da vicino, ma di certo era molto incongruo, museum- restaurang? Ma chi lo aveva fatto e chi aveva approvato il progetto? Mah, spero di scoprire qualcosa…

Stiamo andando dritti a nord sulla E4, il TonTo gps ogni 5 minuti fa: “Attento, occhi ovunque l’Impero ha” con la voce di Yoda che Max ha inserito per segnalare gli autovelox, anche così lui è convinto di aver collezionato un sacco di multe, oltre quella di 1000 Sek che abbiamo preso l’ultima ora che siamo stati a Stockholm per una sosta vietata di 20 min. durante la spesa in un supermarket. Stavo dicendo di Yoda e degli autovelox, sulle autostrade svedesi dove c’è il limite dei 90 km/h, con molti tratti a 70 km/h e alcuni a 50 km/h, ci sono molti controlli radar; questo perché non sono vere autostrade ma piuttosto strade statali ad una / due corsie alternativamente per i due sensi di marcia in modo da rendere più sicuri gli incroci con strade minori. Si capisce che il trasporto su ruote, iniziato da noi con l’impero romano, qui è arrivato molto più tardi, essendo il trasporto marittimo sempre stato preferito. Capiamo inoltre che la sovrabbondante segnaletica ed i bassi limiti di velocità siano dovuti al forte innevamento che colpisce queste zone per molti mesi l’anno. Si incontrano spesso trattori, qualche pedone che va e viene dalle fermate degli autobus, ma pochi camion in questa tratta e abbiamo visto un cartello di pericolo che segnalava la presenza di motoslitte, oltre a quelli che segnalano ogni kilometro alci, cervi e fauna selvatica!

Il colore della E4 ..

Saliamo ancora verso Gävle, dove facciamo metano, attraversando più volte il fiume Daluven 529, usciamo di nuovo dall’autostrada per andare a Malsta dove sono segnalate rune, ma non le troviamo. Troviamo invece un bosco pieno di funghi e raccogliamo un po’ di cantarelli e un porcino.

Alle 17,40 stiamo per entrare a Sunsvalla quando vediamo un grandissimo prato sul fiordo (è il bivio verso il fiordo subito prima della Pråmvägen 1 862 33 Kvissleby, coordinate google: +62°19'15.84", +17°22'16.56" ) con un camper già ben piazzato e allora scendiamo anche noi e ci parkeggiamo sull’antico molo di carico del legname, che, come spiega il cartello, è stato bonificato e trasformato in parco. È bellissimo ed il fatto che ci sia un camper svedese ci rassicura sull’ autorizzazione di stare lì tutta la notte. Più tardi ne arriva un altro, sempre svedese e si piazza sul prato come niente fosse. Noi siamo stati sul cemento del molo con l’acqua scura che si muoveva lenta a pochi passi e davanti, lontana qualche km, l’isola di Alnö, nel tramonto rigorosamente violetto con miliardi di stelle che iniziavano ad apparire.

 

 

 

 

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Memory remains:

Ash to ash - Dust to dust - Fade to black - Fortune, fame - Mirror vain - Gone insane... Fortune, fame
Mirror vain - Gone insane... Dance little teen goddess - Fortune, fame - Mirror vain - Gone insane
But the memory remains