Si va in centro al Rijksmuseum, che ha riaperto nell’aprile di quest’anno dopo 10 anni di lavori di restyling, ospitato in un’enorme palazzo che ti comunica subito la certezza che nemmeno vivendo ad Amsterdam dieci anni riuscirai mai a vederlo tutto. Dice di ospitare 8.000 opere d’arte, che coprono il periodo dal 1100 al 1950 con dipinti fiamminghi e italiani a profusione, migliaia di sculture, mobili, navi, porcellane, pannelli giavanesi, argenti ed una sezione orientale nell’Asian Pavilion che da sola meritava la visita.
Le sale erano stracolme di visitatori, sedendosi su qualche divanetto quando si trovava un posto libero, si poteva ammirare i tesori in mostra e le persone ugualmente interessanti e varie da ogni parte del globo. Due bellissime ragazze musulmane assomigliavano alle statue Chola dell’India, un alto e attempato yenkee si muoveva disinvolto, prendendosi cura della sua affaticata consorte che era in tutto e per tutto il ritratto di una dama fiamminga. Senza dubbio lei era ritornata al paese dei sui avi olandesi che avevamo fondato New York con il nome di Nieuw Haarlem nella prima metà del seicento o così mi piace pensare. Come ogni opera d’arte rivela la storia umana, così in ogni persona presente quel giorno nelle sale del museo si rivelava il percorso di vite umane trascorse altrove, che si ritrovavano lì accomunate dal desiderio di capire e scoprire le radici di sé stesse e degli altri intorno a loro.
Alle 14,30 usciamo e cerchiamo un supermercato per fare la spesa, capitiamo al Dumbo, dove trovo due vasetti di basilico e prezzemolo che mi serviranno per condire molte paste al pesto arricchite di patate olandesi. Troviamo anche un Humus pronto davvero squisito, dolci e frutta, insomma una visita altrettanto esaltante quanto quella al museo.
Alle 16 finalmente troviamo un bel Camping a sud-est del centro, a Loosdrechtdreef,
in un angolo del vasto parco con grande lago di Gaasperpark, a venti minuti
da Piazza Dam. Si chiama Gaasper, è gestito da un vecchietto ospitale, ma
pignolo che ci accompagna in bicicletta alla piazzuola, ci fa mettere al centro,
centrati al millimetro…
Facciamo scarico e scarico negli ottimi servizi, vediamo che il ristorante
del camping offre pizza stasera, ma noi preferiamo una pasta al pesto in solitudine.
Gli altri ospiti del camping sono pochi, ma tutti intorno a noi, il vecchietto
ci ha raggruppati per tenerci d’occhio, comunque si sta tranquilli e ci prendiamo
un po’ di riposo al
Camping Amsterdam Gaasper, Loosdrechtdreef 7, 1108 AZ Amsterdam
Ash
to ash - Dust to dust - Fade to black - Fortune, fame - Mirror vain - Gone
insane... Fortune, fame
Mirror vain - Gone insane... Dance little teen goddess - Fortune, fame - Mirror
vain - Gone insane
But the memory remains