TAPPA 28° giorno, sabato 19 ottobre: da Tanumshede a Göteborg (Kungsparken Parking)

Quando la mattina decidiamo di seguire per un po’ le strade secondarie, non sappiamo ancora che dopo alcune curve avremmo trovato altri siti rupestri e avremmo passato altre ore insieme agli Ancestors che ora ci sembravano poco più antichi dei nostri nonni. Il loro mondo si collegava al nostro attraverso il volo delle oche delle nevi che ci passavano sopra stridendo in formazione, o con il ritmo del picchio rosso che si affannava sopra un ramo, con le eriche e le rosse amanite muscarie che pure loro avevano sfiorato mentre raccoglievano i funghi per ottenere visioni ed insegnamenti.

Proseguiamo per le strade costiere del Bohusland per andare a vedere gli odierni villaggi dei pescatori, di certo i diretti discendenti di quelli delle incisioni. Arriviamo prima a Grebbestad che è adagiato su una costa di morbido granito rosa, che affiora nel fiordo in piccoli e tondi scogli, poi entriamo a Fajallbacka, con le graziose case rosse lungo vie strette e tortuose, al riparo di enormi monoliti di granito rosa che sembrano sul punto di schiacciarle da un momento all’altro.

Ci fermiamo a pranzare in un contesto molto bucolico vicino ad un prato dove pascolavano dei simpaticissimi vitelli ai quali max ha offerto, facendoseli molto amici, pane e banane.

Alle 14 entriamo a Göteborg e complice una coda per lavori stradali vedamo delle belle serre in un parco che ci ripromettiamo di visitare al più presto. Per sapere tutto della città, che è la più popolata dopo Stockholm, parcheggiamo in centro e facciamo un giretto per averne un assaggio e per trovare il Tourist Bureau. È il primo pomeriggio di venerdì, non c’è alcun motivo perché non sia aperto e invece no, è chiuso dalle 14 sino a lunedì.

Il TonTo segnala un Campeggio aperto appena fuori dal centro il Lisebergsbyn in Töpelsgatan e così andiamo a vederlo, ma, mancando il passaggio di accesso, Max sale un paio di curve sulla Brudaremossen per fare inversione e ci troviamo sulla cima di una collina spianata ahimè per fare un grande parcheggio, il Kungsparken (coordinate google 57° 41.865', 12° 3.209') ad uso degli sportivi della città, che lassù vanno a correre a piedi e in bicicletta e organizzano strane gare di frisbee di cui vi parlerò in seguito. La sosta per 24h ore costa solo 20 SEK e c’è spazio in abbondanza, ci appartiamo nell’angolo più lontano dalle altre auto e più vicino al bosco e poi andiamo a fare una passeggiata nei paraggi. I sentieri del bosco sono pieni di footers, joggers, ciclisti e tutti, giovani e meno giovani, si direbbero in perfetta forma.

Noi invece camminiamo rilassati, ci sediamo sulle panchine, ci sorpassa anche un'arzilla goteborghese col cane, in fondo abbiamo fatto già centinaia di km oggi e abbiamo tutto il diritto di prendercela con calma. Nel bosco vediamo uno strano aggeggio di metallo verniciato di giallo alto un metro e mezzo con molte catene e la scritta “Disk catcher”, per noi è più incomprensibile dei petroglifi di Tanum. Poi vediamo un gruppo di ragazzi avviarsi con i frisbee e pensiamo di aver trovato il collegamento, ma ancora oggi non sappiamo come venga utilizzato il catcher giocando a frisbee in mezzo ad un bosco per giunta molto fitto, mah..

 

 

 

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Memory remains:

Ash to ash - Dust to dust - Fade to black - Fortune, fame - Mirror vain - Gone insane... Fortune, fame
Mirror vain - Gone insane... Dance little teen goddess - Fortune, fame - Mirror vain - Gone insane
But the memory remains