TAPPA 22°giorno, domenica 13 ottobre: da Area E6 fiume Gudbrandsdalslagen Rondane Nasjonalpark (Otta) alla Penisola di Stavsjø (Strandheim camping)

La nostra area di sosta è proprio carina, isolata, in mezzo ad una vera e propria foresta: è su di costone di pietra spaccato per farci passare l’E6 e abbiamo l’ennesima conferma che tutte le foreste scandinave con i loro grandi alberi crescono su di un sottile strato di humus depositato sulla roccia, infatti si vedono spesso alberi abbattuti le cui radici divelte rivelano lo scarso ancoraggio di cui disponevano.

Stiamo attraversando la Norvegia un po’ all’interno, le strade sui fiordi sono belle ma tortuose, le coste molto abitate e trafficate e come sempre ci sentiamo più a nostro agio nei boschi.

Stiamo scendendo verso Lillehammer e vedo sull’atlante che a metà strada c’è una kirke in legno del XIII° secolo. Il Tonto ci porta proprio davanti e c’è pure il sole.
È domenica mattina e temo di doverla contendere ad uno stuolo di fedeli, ma non c’è nessuno, solo un enorme gatto che sgattaiola nella chiesa chiusa e deserta, lasciandomi fuori a riprendere un po’ sacrilega le lapidi del cimitero. Il luogo è molto bello, su di un declivio morbido e dorato, la chiesa piccola, ma perfetta e molte delle lapidi sono commoventi, su alcune c’è scritto “Grazie di tutto”, un sentimento che provo spesso nei confronti della mia meravigliosa esistenza...

Riprendiamo la corsa verso sud costeggiando il largo fiume Otta che a Lillehammersi si allarga in grande lago. Pranziamo nei pressi di un bianco ponte di ferro che lo attraversa, dotato a destra e a sinistra di passaggi pedonali e ciclabili, anche se il ponte così risulta stretto con una sola carreggiata regolata alternativamente da un semaforo. È il segno di una continua attenzione sulle strada scandinave nel facilitare tutto ciò che non si muove su quattro ruote, rendendo agevole per tutti muoversi in sicurezza.

Attraversiamo altri ponti e paesini sparsi e alle due e mezza iniziamo il lungo periplo della penisola di Stavsjø decisi a trovare un camping vicino al fiume/lago che costeggiamo ormai da due giorni. Troveremo quasi alla fine della penisola il camping che sarà il più bello in assoluto, lo Strandheim (Strandheim Camping, Bysætervika 106, 2353 Stavsjø, Norway) il cui nome significa “Casa sulla Spiaggia”, insomma come le nostre case al mare, ma qui la grande magione bianca è circondata da lussuose roulottes ormai vuote e abbiamo la spiaggia tutta per noi. La giovane proprietaria ci ha accolto con un “Almost closed”, ma poi accetta affabilmente di ospitarci per una notte alla modica cifra di 22 euro tutto compreso, elettricità, scarico, docce e quant’altro. Scopriremo poi che la chiusura è prevista per il 15 ottobre e siamo felici di averci passato due belle mezze giornate e una notte.

Ci sono pesciolini nell’acqua della riva e tanti funghi dappertutto, giriamo sui moli, intorno alle roulottes addobbate come casette con gnomi e fiori, ci godiamo la pace di un posto magnifico che durante l’alta stagione deve risuonare di voci e di strilli di bimbi, pur sempre degli educati e composti bambini nordici.

Strandheim Camping

 

 

 

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Memory remains:

Ash to ash - Dust to dust - Fade to black - Fortune, fame - Mirror vain - Gone insane... Fortune, fame
Mirror vain - Gone insane... Dance little teen goddess - Fortune, fame - Mirror vain - Gone insane
But the memory remains