TAPPA: 3° giorno, 24 settembre: da Egelsbach a Effelsberg (D) (pernottamento nel visitor parking in fondo alla Hartges Gasse)


Passando in autostrada al largo della metropoli di Frankfurt e costeggiando il suo mega aereoporto i cui aerei atterrano sopra la Ring road, alle 10 siamo a Klobenz.

Arriviamo col camper proprio in riva all’ ampio Reno, così, all’improvviso e andiamo a fare una passeggiata sulla riva sinistra, il fiume è enorme con una forte corrente, niente papere e oche che vedremo quasi in ogni specchio d’acqua, qui ci sono lunghe chiatte da trasporto, grandi traghetti che passano sotto gli alti ponti.

Pranziamo sulla riva destra, al sole insieme ai passeri e ci rimettiamo in viaggio per il radiotelescopio di Effelsberg, evitando l’autostrada per vedere la terra germanica come doveva essere ai tempi celtici.

Infatti ci sono i boschi di querce, i torrenti limpidi, ma nemmeno una fontanella per caricare un po’ d’acqua fresca. Noteremo poi che le fontanelle così diffuse in Italy sono assenti in Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia e Olanda, dove forse gli inverni rigidi e il rischio di gelate che spaccano le condutture, non invogliano a costruirne. Si trovano invece nei paesini del Belgio grandi vasche usate per abbeverare gli animali, ma con acqua davvero buona e in Francia graziose dispensatrici del prezioso liquido, anche se spesso con la dicitura di acqua non potabile.

Arriviamo alle 15 nel paesino di Effelsberg, vediamo la parabola bianca laggiù tra gli alberi e troviamo subito un bel park per i visitatori in fondo alla Hartges Gasse, che utilizzeremo anche per il tranquillissimo pernottamento (coordinate google 50° 31.083', 6° 52.521')

Arrivo a Effelsberg

Un km a piedi e ci ritroviamo proprio sotto la parabola che è la tra le più grandi del mondo con i suoi 100 mt di diametro. È bellissima, stupefacente e mentre siamo lì estasiati a guardarla inizia pure a muoversi. Il meccanismo, come tutta la struttura, è un capolavoro dello stato dell’arte ingegneristica e il programma di osservazioni cosmiche deve essere affascinante solo da leggere. Mediante l’astrolabio digitale di Max, presumiamo che nel tempo che noi eravamo nel sito si osservassero i pianeti che giacciono sull’eclittica terrestre, come Saturno e Nettuno. Vorremmo essere nella stanza di controllo con gli osservatori, per vedere almeno arrivare i dati in forma di numeri per noi di sicuro incomprensibili, ma dobbiamo accontentaci di vederla muovere e effettuare aggiustamenti millimetrici verso astri e sorgenti a noi invisibili, nel cielo ancora chiaro di quell’esaltante pomeriggio.

La sera siamo con il serbatoio dell’acqua ormai agli sgoccioli, le aree di servizio o le aree indicate per il carico da altri camperisti sono tutte lontane e per di più ignote. Rifacciamo il giro del paesino per vedere se qualche casa ha un rubinetto per innaffiare il curatissimo giardino. Così troviamo una gentile signora che a forza di sorrisi ci permette di carpirle 90 litri d’acqua spillata con la nostra nuova manichetta, che in quell’occasione farà un figurone, ma che invece si rivelerà ben presto di scarsa resistenza e materiale, tanto che Max dovrà ripararla un paio di volte.

 

 

 

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Memory remains:

Ash to ash - Dust to dust - Fade to black - Fortune, fame - Mirror vain - Gone insane... Fortune, fame
Mirror vain - Gone insane... Dance little teen goddess - Fortune, fame - Mirror vain - Gone insane
But the memory remains