KOSMOS – SPARTI

<>Mercoledì 31 dicembre

Siamo nell’Arkadia Felix, l’Arcadia Felice dei miti bucolici, passeggiamo sulla spiaggia di ciottoli, soli e felici.
Paghiamo il camping Tserfos solo 15 euro e il vecchietto ci augura Kalì Kronià, buon anno!


Vogliamo arrivare a Sparti per la strada interna, attraversando le strade strette dell'antichissima Leonidia, patria di Leonida, l'eroe.

Ecco i 4 video di cosa la strada da noi scelta ci ha riservato:

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Le strette stradine di Leonidia, passaggio obbligatorio per scendere a Sparta.

continuando a salire di quota ci troviamo immersi nella neve alta, dobbiamo montare le catene e lentamente arriviamo al paesino di Kosmos,

 

incontriamo una decina di veicoli per le stradine strette e tutti dobbiamo fare molte manovre per passare.

Chiediamo ad un signore, con una torta un mano, se andiamo bene per Sparti, conferma e ci augura Kalì Kronià,
dopo siamo in cima al passo, tutto è imbiancato e freddissimo, la strada è una lastra di ghiaccio.

Poi si scende e togliamo le catene, andiamo giù allegramente verso la pianura e l’inverno si muta in primavera,
arriviamo a Sparti col sole ! ma il museo ha appena chiuso e sono da poco passate le 15,00.

Strada soleggiata in prossimità di Sparta

<> Ristorante nel centro della bella Sparti, che ancora odora di nazional-comunismo e, dopo la Tomba di Leonida in una piazza, ancora onorata con corone di alloro,
troviamo le rovine dell’antica e gloriosa Sparti, sempre su di una collinetta, sempre rigorosamente deserte, anzi dimenticate, visto che gli spartani ai quali abbiamo chiesto indicazioni per il sito archeologico non sapevano nulla. 

La collina è un bosco di ulivi millenari, e nelle nostre foto del Tempio di Zeus sulla cima, appare una strana piccola sfera luminosa che non vedevamo con gli occhi… la magia ci accompagna ancora, sempre più…

?? Le strane luci dell'Acropoli di Sparta



Sparta

Facciamo fatica a risalire sul camper, ma non vogliamo passare l’ultimo dell’anno in una città,
così puntiamo di nuovo verso la costa e troviamo un altro bel camping sul mare.

Siamo vicino alla cittadina di Gythio e il camping si chiama Gythion Bay, tra ulivi e spiaggia.

Il proprietario è loquace, alto, sembra un attempato marinaio miceneo e parla tutte le lingue.


Questo è il camping più affollato, mai incontrato prima, poco meno di una decina di camperisti (;-) che vogliono festeggiare il nuovo anno in questa splendida baia.

È quasi buio quando parcheggiamo nella nostra piazzola e per poco Max non travolge una piccola tenda montata nel prato dietro di noi.

Al ritorno dai bagni Max racconta di avere incrociato un tipo baffuto con un caschetto di cuoio che assomigliava molto a Grunf del gruppo TNT :-).

Cena di Capodanno in camper con altre dolci torte alla crema, frutta, cioccolato, qualcuno degli ospiti passa e pensando che stessimo dormendo di già, dicono “ oh, no champagne!?”.
Stanchi, ma felici trascorriamo l’ultima notte del 2008 con tutti i comfort, con pochi mortaretti sparati fortunatamente molto, molto lontano.


La spiaggia del Camping, a Gythion bay

 

 

 

 

 

 

Memory remains:

Ash to ash - Dust to dust - Fade to black - Fortune, fame - Mirror vain - Gone insane... Fortune, fame
Mirror vain - Gone insane... Dance little teen goddess - Fortune, fame - Mirror vain - Gone insane
But the memory remains