Oggi si va a Treviri, 245 km verso nord-ovest, città romana
capitale della Gallia Belgica, fondata da Augusto verso il 17 BCE sul sito
di un accampamento militare del 30 BCE, ma già insediamento della tribù dei
Treviri e ancora prima uno dei centri della ceramica lineare (LBK) a ridosso
dell’Età del Ferro.
L’antica Augusta Treverorum si trova sulla riva
destra della Mosella, che nasce in Francia nei Vosgi, scorre in Lussemburgo,
diviene un fiume tedesco proprio a Treviri e si getta nel Reno a Coblenza.
Qui è già molto grande e navigabile e il grande ponte romano che la attraversa,
costruito su di un antico guado, è tuttora in ottime condizioni e serve ancora
per il traffico motorizzato a 2 larghe corsie:
Arriviamo prima delle 16 con un bel sole che si riflette sulle placide acque
della Mosella e andiamo subito a vedere se l’area attrezzata
per camper ci sfagiola.
Si trova sulla riva sinistra del fiume ed è grande e perfetta: Treviris
Reisemobilpark GPS 49.74025, 6.62462
La
colonnina alla sbarra di ingresso spara fuori una card che permette di entrare
e uscire, usufruire dei servizi, come carico acqua e scarichi adatti alla
bisogna: un pernottamento costa circa 9€. Il vasto park è alberato, semierboso
ed è già pieno di camper di ogni modello, misura ed età. Facciamo subito carico
e scarico dei serbatoi, poi ci mettiamo in abiti meno neolitici :-) e andiamo
col camper verso il centro cittadino.
Dalla mappa affissa nel Camperplatz abbiamo capito che l’Ufficio di
informazioni turistiche si trova accanto alla Porta Nigra,
la porta romana di accesso a Treviri. Ci capitiamo davanti quasi subito, è
davvero nera, ma solo perché l’originale pietra rosa con cui è stata eretta
è ora molto annerita.
Max, con la sua solita fortuna "autoindotta" ;-), trova un parcheggio
sul viale alberato che la rasenta. Appena scesi ci orientiamo con l’alto campanile
della cattedrale gotica e ci ritroviamo nella grande piazza che le è prospiciente.
Siamo nel centro storico medievale e altre stradine pedonali ci portano nella
bella piazza del mercato, l’Hauptmarkt, che sorge a metà
strada dell’antico decumano romano ed è trafficata di genti e mercanzie sin
dal 958 CE. Ancora ci son negozi, bancarelle e genti di tutto l’orbe terracqueo
in un'allegra atmosfera. Gironzoliamo, scattiamo foto e giriamo video, le
case alte e strette sono multicolori e restaurate alla perfezione. In fondo
al decumano c’è la Porta Nigra e l’ufficio informazioni.
Troviamo
una mappa in inglese, poi ritorniamo al mercato per acquistare pane, frutta
e dolcetti e ritorniamo col camper sulle rive della Mosella
per far merenda.
Parcheggiamo paralleli alla sua sponda, accanto al sentiero di 7 metri che
porta in riva al fiume costellato di piante di tarassaco in fiore, tra salici
e arbusti.
Così tocchiamo le acque del fiume che paiono pulite e limpide..
..Ero cotto dalla stanchezza, sepolto da una grandinata, avvelenato dai rovi e stremato dal sentiero, cacciato come un caimano; arrivavo, distrutto, dai campi di grano. Ho sentito neonati piangere come una colomba, e vecchi con i denti rotti attoniti e senza amore. Capisco la tua domanda, amico, siamo abbandonati e senza speranza? In un piccolo villaggio sulla collina si sono giocati i miei vestiti, ho patteggiato per la salvezza e mi han dato una dose letale. Ho offerto in cambio la mia innocenza e sono stato ripagato con lo scherno. Beh, vivo in un paese straniero ma sto per attraversare il confine; la bellezza cammina sul filo del rasoio, un giorno la farò mia. Se solo potessi tornar indietro all'ora in cui lei e il tutto nacque: "Entra", disse - "Ti darò riparo dalla tempesta"..